mercoledì 1 luglio 2009

Il Parlamento Europeo e la Nuova torre di Babele

Copio interamente questo bellissimo articolo riflessivo su simbolismo, origini e attualità del Male.
Artefici sono gli amici di "Tra Cielo e Terra", che rigrazio per le loro preziose riflessioni.

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Il Parlamento Europeo e la Nuova torre di Babele


Come pesci che nuotano alla ricerca dell’acqua, spesso cerchiamo conferme sul mondo che ci circonda dimenticando di guardare proprio gli aspetti più evidenti.
Così, nel tentativo di comprendere la reale natura del sistema di potere che regola le nostre vite accade di cercare risposte nei meandri più nascosti, alla ricerca di indizi da interpretare, di eventi da decifrare.
E più si procede nella ricerca, più si scopre che gli indizi non sono affatto nascosti, ma vengono ostentati con un certa divertita sfrontatezza.

Accadde così che le società segrete che contribuirono alla nascita di quello che sarebbe diventato il paese più potente ed importante del XX secolo descrissero chiaramente il loro progetto politico e lo diffusero apertamente, stampandolo addirittura sull’oggetto più diffuso della loro nazione, la banconota per mezzo della quale ogni giorno milioni di persone operano i loro scambi.
La piramide tronca, simbolo di una società gerarchica in fase di costruzione, attentamente guidata da una elite di iniziati, simboleggiata dall’occhio onniveggente, passa sotto gli occhi dei cittadini americani ogni giorno, diverse volte al giorno.


Per comprenderne il significato occorre però avere delle minime conoscenze sulla valenza dei simboli, e nella nostra società questo linguaggio è totalmente trascurato.
Abbiamo così una situazione paradossale: da una parte una elite che fa ampio uso del simbolismo per comunicare i suoi piani ed i suoi obbiettivi e dall'altra una grande maggioranza di persone che di quel linguaggio ne ignora totalmente l'importanza.

I pochi che avranno intuito qualcosa di questo linguaggio avranno comunque il loro bel da fare nel convincere i loro simili che di un linguaggio effettivamente si tratta.
“Sono solo dei disegni”, “sono solo coincidenze”.
Dal momento che l’interpretazione dei simboli è venuta totalmente a mancare dall’educazione comune che ogni cittadino riceve, convincere uno scettico della valenza di tale linguaggio è compito che presenta spesso delle difficoltà.
E’ questo è ancor più vero quando ad essere analizzati non sono dei frammenti archeologici appartenenti a civiltà scomparse oppure testi antichi compilati secoli fa, ma oggetti ed edifici che fanno parte del nostro vivere quotidiano.

Non è facile per un cittadino americano, ad esempio, accettare il fatto che sull’oggetto che più spesso ha usato in vita sua è descritto il progetto per una nuova società di ispirazione luciferiana, così come può essere difficile da credere che i loghi degli oggetti che usa più spesso hanno una ispirazione esoterica ben precisa.

Allo stesso modo, risulta complicato accorgersi che la sede del parlamento europeo, nella capitale della nuova Europa, trae ispirazione da un episodio biblico in cui si narra di uno dei più grandi drammi vissuti dal genere umano, una vicenda che si racconta sia accaduta migliaia di anni fa.

Narra quindi la Bibbia che laggiù dove sorse Babilonia un re di nome Nimrod radunò il suo popolo e volle edificare una torre dalle dimensioni mai viste, una costruzione che si ergesse a lambire i cieli.
La tradizione giudeo-cristiana descrive tale opera come frutto della superbia del genere umano, che dimentico del suo creatore volle sfidare apertamente la sua autorità, e per questo motivo fu dallo stesso creatore punito.

Come sempre, i miti arcaici rivelano sotto forma di racconto eventi della storia umana più complessi, trasmessi ai posteri secondo il linguaggio proprio delle antiche civiltà.
La distruzione della Torre di Babele ha diverse chiavi di lettura, la più evidente delle quali narra il percorso di una umanità ancestrale che si ritrovò divisa per etnie e civiltà, differenziandosi negli usi e nel linguaggio.
Una diversità che contrastava con l’unità primordiale del genere umano a cui si credeva, una diversità tra le varie genti la cui origine venne tramandata sotto forma di mito.

Ad un livello più profondo, quello stesso racconto descrive anche il desiderio e la necessità del genere umano di elevarsi, di ritrovare le sue origini divine e di riappropriarsi della sua condizione celeste ormai persa.
Tale mito è quindi affine ad un altro racconto della Genesi, ovvero la storia della tentazione di Adamo ed Eva: come i seguaci del re babilonese, anche i primi uomini creati da Dio vollero raggiungere una condizione superiore, e per ottenere ciò non esitarono a disubbidire al loro creatore.
Ed esattamente come nel mito della caduta, anche il racconto della torre può essere oggetto ad una diversa interpretazione.

Si è visto come secondo la visione gnostico luciferiana la punizione inflitta ai capostipiti dell’umanità fu una punizione ingiusta, inflitta da un Dio geloso della sua conoscenza, timoroso che questa potesse essere condivisa dalle sue creature.
L’esoterismo luciferiano considera per questo motivo la figura del serpente–Satana come una figura desiderosa di portare la conoscenza all’umanità, un angelo portatore di luce perseguitato da un Dio malvagio.
Allo stesso modo, secondo tale concezione, nel racconto della torre il medesimo Dio crudele non volle che l’umanità da lui creata potesse realizzare le sue aspirazioni, e per evitare che questo accadesse divise le genti della terra in popoli dalle diverse lingue, in modo che non potessero intendersi tra di loro.
Ancora una volta quindi gli esseri umani sono le vittime di un creatore malvagio, che cerca in tutti in modi di ostacolare il loro percorso verso la conoscenza.

Questa diversa concezione degli eventi biblici, questa religione alternativa, ha origini antiche, ed ha trovato nei secoli rifugio all’interno dei movimenti che la storiografia attuale definisce “gnostici”, in una catena ininterrotta che va dai primi movimenti eretici cristiani, passando per l’eresia bogomila e catara, fino ad approdare negli insegnamenti nascosti dei movimenti esoterici della modernità e nella massoneria contemporanea.
Occorre tenere presente che si tratta a tutti gli effetti di una religione, una religione che nel tempo ha evitato di presentarsi come tale, quella religione che con ogni evidenza è professata dall’elite del potere occidentale, come le stesse opere di questa stessa elite non mancano mai di ricordare.
Quantomeno, questo dovrebbe essere ormai evidente a coloro che iniziano a comprendere il significato del linguaggio simbolico di cui tale elite fa uso.

Così, non dovrebbe oramai sorprendere il constatare come la sede del potere visibile della nuova Europa tragga ispirazione da quella torre che uomini antichi tentarono di edificare, fermati nel loro progetto dall’intervento divino.
La sede del parlamento europeo di Strasburgo, nella sua particolare architettura “incompiuta”, si rifà palesemente all’immagine che della Torre di Babele si è tramandata, ripresa da diversi pittori del passato, tra cui il celebre Bruguel.


Parlamento Europeo, Strasburgo


Torre di Babele, particolare, Bruguel


Il simbolismo evocato appare quindi evidente: l’elite che nell’ultimo secolo si è adoperata per la costruzione del superstato europeo dichiara apertamente il suo programma più ambizioso, quello di completare il compito che l’antica umanità aveva fallito di portare a termine, punita dall’ira della divinità.

Si tratta del solito progetto più volte analizzato, quello della creazione di una nuova umanità, una nuova era per il genere umano in cui una elite illuminata conduce i popoli verso una nuova unità, in aperta sfida alla vecchia divinità ed alla ormai obsoleta visione del mondo stesso.

Nel manifesto che segue tale progetto è mostrato ancora più apertamente: vi sono addirittura delle gru all’interno della torre che ne riprendono la costruzione, ed in primo piano delle figure stilizzate di uomini, dipinti come automi, lavorano felici al progetto comune.
Sopra il tutto veglia l’ emblema dell’Unione Europea, le 12 stelle, la punta delle quali è rivolta in modo significativo verso il basso.


Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole.
Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono.
Si dissero l'un l'altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco».
Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento.
Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra».
Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo.
Il Signore disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile.
Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro».
Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città.
Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.

Genesi 11, 1-9

Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole.

Fonte: santaruina.splinder.com

martedì 16 giugno 2009

Quelle scie pericolose nei nostri cieli

(articolo di Franco Bovone)

Nel pubblicare l'articolo dell'amico Franco Bovone, vorremmo rivolgere un appello a tutti i militanti e simpatizzanti di qualunque forza politica, prescindendo da barriere ideologiche erette spesso per indebolire l'azione dei cittadini, affinché esercitino pressione sui dirigenti al fine di promuovere l'informazione e la verità sulle scie chimiche e su altri problemi. Dunque invitiamo tutti a superare le divisioni ideologiche create ad arte per attuare il famoso "divide et impera".
Quanto segue è stato pubblicato dal periodico NOTIZIE del GRUPPO REGIONALE della LEGA NORD PIEMONTE. L'autore dell'articolo è Franco Bovone, Presidente della Commissione naturalistica del parco Regionale Capanne di Marcarolo – Alessandria.

Attenzione alle "scie" pericolose

Motivazioni tecniche, conseguenze geopolitiche, implicazioni economiche

Con gli occhi puntati al cielo, non per rimirare le stelle, ma per cogliere il rischio rappresentato dalle cosiddette scie chimiche.

Un nuovo pericolo. Da diversi anni i nostri cieli sono interessati da un'attività inconsueta con passaggi frequenti di aerei impegnati nella diffusione di aerosol chimico-biologici di diversa natura. Tali operazioni vengono pervicacemente negate dalle autorità preposte al controllo dei cieli ed alla tutela della salute pubblica, esponendo i ricercatori che ne denunciano l'esistenza all'accusa di allarmismo ingiustificato, relegandoli al silenzio o definendoli visionari.

L'aspetto sconcertante della questione non è l'operazione in sé, in quanto, purtroppo, gli attacchi agli ecosistemi hanno una triste e lunga storia, quanto il fatto che la totalità o quasi delle persone, non si renda conto che ciò sta avvenendo. Il vero problema da affrontare, da un punto di vista tecnico, geopolitico e socioeconomico, è il motivo per cui vengono realizzate, visto che un'ora di volo costa 12.000 € (dati Min. Int. per i voli antincendio dei Canadair).

La cronistoria

Il progetto nasce negli U.S.A. nei primi anni 90 del XX secolo sulla base di un'idea del Professor Teller, padre della bomba H, ufficialmente come contromisura per il riscaldamento globale. Iniziano le sperimentazioni in campo aperto e, conseguentemente, i primi avvistamenti, negli Stati Uniti e Canada. L'irrorazione fornisce subito inaspettati vantaggi nelle telecomunicazioni, è integrata con diversi prodotti registrati sul controllo climatico e dall'originario progetto N.A.S.A. passa sotto il Pentagono.

In un articolo pubblicato su Limes nel 2007 del generale Fabio Mini, già capo di Stato Maggiore della N.A.T.O. in sud Europa e nei Balcani, associato alle unità operative U.S.A. si introduce il concetto di “Owning the weather” (possedere il tempo): “La guerra ambientale globale è già cominciata”.

Impatto sugli ecosistemi

Nel 2002 l'Italia ha firmato la convenzione Italia – U.S.A. per la ricerca sui cambiamenti climatici, che prevede, tra le altre cose, sperimentazioni in natura di condizioni estreme quali si verificherebbero tra cento anni sugli ecosistemi a seguito dei cambiamenti climatici e l'adozione delle relative contromisure. La ricaduta dei particolati metallici a base di alluminio, bario, litio e la diffusione di polimeri vari, (rilevati nelle analisi eseguite in Italia, Canada, Spagna, Grecia ed U.S.A.), causa variazione del Ph dei suoli, aridità, morte dei batteri necessari per l'assorbimento nutritivo delle piante, morte di alcuni insetti utili, in particolare le api. “Nel Parco naturale – sottolinea Bovone – continuano a morire, sebbene non si usino i pesticidi (neonicotinoidi) indicati come causa e non vi sia attività antropica inquinante.

L'uso esteso a quasi tutte le aree coltivate del pianeta di tali sostanze sta portando al crollo delle produzioni di cereali e generi alimentari, con conseguente aumento indotto dei prezzi”

Chi controlla le operazioni

Esiste ed è attivo un gruppo finanziario di estrema potenza economica che programma gli eventi a livello mondiale.
La direzione intrapresa dal gruppo finanziario internazionale che controlla e ricatta i governi nazionali, è quella del Nuovo Ordine Mondiale.

La globalizzazione economica, preludio di quella politica, è il primo degli strumenti per imporre una progressiva esautorazione dei governi nazionali. Il Trattato di Lisbona ne è la prova. Prevede che le competenze principali degli stati-nazione aderenti siano affidate alla Commissione europea che potrà delegarle ad organismi superiori e perfino a società private. Nell'ultima campagna elettorale, Giulio Tremonti ha citato i responsabili della globalizzazione selvaggia a tappe forzate, senza regole, definendoli " Illuminati".

Gli " Illuminati"

Da "La congiura degli Illuminati" di Renè Chandelle (professore universitario, storico), edizioni il punto d'incontro, 2005:

pag. 83 "L'obiettivo finale degli Illuminati era sempre stato la creazione di un Nuovo ordine mondiale";

pag. 89 "Il terzo grande conflitto che riguarderà tutto il mondo è stato programmato (come i due precedenti) in una lettera scritta dagli Illuminati il 15 Agosto 1871, e che oggi è conservata al British Museum di Londra";

pag. 96 "La terza guerra mondiale verrà fomentata usando la contesa promossa dagli agenti degli Illuminati tra il sionismo politico ed i capi del mondo musulmano".

Naturalmente, possiamo credere che sia tutto falso, che non vi sia nessuna setta segreta degli Illuminati, che le strisce che vediamo in cielo siano trecce di Berenice, che gli eventi e il destino dell'Umanità sia solo dovuto al caso o solo al nostro libero arbitrio. Possiamo continuare a condurre la vita di sempre oppure prendere atto che qualcosa di vero c'è. Certamente scegliere la seconda ipotesi implica un'enorme assunzione di responsabilità: dobbiamo prepararci, costituire un centro di studi strategici formato da persone dotate di intuito e capacità di cogliere i segnali che filtrano attraverso le fitte maglie della censura dell'informazione di regime, dobbiamo prevedere, per quanto possibile, in quali scenari ci troveremo tra uno, due, tre anni o qualche mese, capire se siamo già nella Terza guerra mondiale o se ne vediamo solo i prodromi e come sarà e se, eventualmente, avremo modo di difenderci e sopravvivere. Diventa allora necessario rivedere le politiche nazionali ed internazionali. I segnali ci sono e non vanno sottovalutati, compresa la grave e preoccupante crisi finanziaria con rialzo dei prezzi indotto e conseguente scarsità di denaro circolante.

Tratto da: altrogiornale.org
Fonte: http: tankerenemy.com

sabato 6 giugno 2009

I segreti del "Guerriero senza Tempo"

Se spinti, come me, da un sano interesse archeologico, nonché territoriale si potrebbero ottenere, attraverso un semplice clik telematico una serie di cenni storici dedicati ad un” reperto” che ultimamente sempre più sta attirando l’attenzione di esperti e non. Essendo la mia, l’attenzione di un “non” esperto, come giusto, sono ricorso alla “madre” di tutto il sapere ufficiale messo in rete, quindi digitando “GUERRIERO di CAPESTRANO “ il noto sito Wikipedia, così si è espresso:

Il "guerriero di Capestrano" è una scultura in pietra calcarea del VI secolo a.C., rinvenuta in una necropoli dell'antica città di Aufinum (Ofena), località a nord-est di Capestrano (AQ), e raffigurante un guerriero dell'antico popolo italico dei Piceni. Si tratta di una delle opere più monumentali e impressionanti dell'arte italica, conservata a Chieti nel Museo archeologico nazionale d'Abruzzo.

Sarebbe giusto aggiungere come la statua fu ritrovata con le gambe mozzate nel 1934 da un certo Michele Castagna durante dei lavori agricoli , ma soprattutto come attraverso successivi scavi si addivenì, grazie all’archeologo Giuseppe Moretti, ad una vera e propria necropoli in cui spiccarono molti altri ritrovamenti tra cui svariati ornamentali femminili , di cui molto potrei dire ma non mancherà sicuramente occasione. Insomma pur essendo “citato” il Guerriero non gode di quella salute conoscitiva nazionale ma soprattutto INTERNAZIONALE che tanto meriterebbe ma che probabilmente mai avrà.

Ma se “l’Ufficialità” me lo permetterà una piccola mano in questo senso potrei modestamente darla, soprattutto perché il Guerriero, ben lungi dall’avere consegnato ai contemporanei tutti i suoi “segreti”, conserva nel suo “Cilindro” un segreto millenario, direi senza tempo, alla base, fra l’altro, di un immenso sforzo scientifico condotto anche da entità, come la Nasa. Quindi per trovare ciò che può sembrare un inverosimile nesso fra le “SFERICHE INCISIONI” del Cilindro, scusate, del CAPPELLO, del Guerriero di Capestrano e le missioni spaziali americane, dovrò chiedervi un minimo di ”pazienza scientifica nonché storica”. Quindi da questo momento vorrei che poneste in essere nei miei confronti una sostanziale “diffidenza conoscitiva” da fugare attraverso l’opportuna consultazione “scientifica”.

UNA SCIENZA UFFICIALE

Fu proprio Max planck , uno dei pilastri fondatori della Fisica odierna, ad ammettere che a livello Atomico non esisteva nessun tipo di “MATERIA” bensì un’unica FORZA in grado di mettere in VIBRAZIONE tutte le particelle atomiche componenti un piccolo “sistema solare“. Insomma uno dei padri del mondo dei Quanti metteva in ”guardia” la galoppante scienza dell’immensamente piccolo, facendo intendere come, qualcosa di diverso, potesse esistere a livello ENERGETICO alla base di un fenomeno “materiale“ come quello ATOMICO. Vero è che la Scienza ai tempi di Planck, solo da pochi decenni aveva rinunciato all’esistenza di un tipo di energia “particolare” frutto più della teoria che di esperimenti veri e ripetibili. Pochi anni infatti erano trascorsi dal contestato e ripetuto esperimento di Michelson-Morley, anni sufficienti ad affossare in modo definitivo l’”esistenza” di un ETERE, in questo caso, luminifero in grado di opporsi attraverso un Interferometro, ideato dallo stesso Michelson, al suo passaggio direzionato.

Era il 1887 in Ohio. Sulla base dei “risultati” di tale esperimento Einstein concluse che la velocità della luce poteva ritenersi indipendente dal moto della sorgente e dell’osservatore da cui la Teoria della Relatività Ristretta. A questo punto la Scienza mentre da una parte ammetteva come a livello quantistico potesse esistere un tipo di Energia altra, a livello fisico ne decretava la sua morte, creando una perniciosa dicotomia che vedeva opposte le Leggi fisiche del Micro a quelle del Macro Mondo. Ma era solo questione di tempo prima che nel 1957 il fisico olandese Hendrik Casimir elaborasse una teoria in grado di profetizzare un “ENERGIA NON NULLA” associata al VUOTO dimostrata poi a livello sperimentale e passata alla storia come EFFETTO CASIMIR.

Il mondo della scienza sicuramente mai domo, pur non accettando nemmeno l’espressione ETERE, continuava la sua ricerca ufficialmente o no, rendendosi sempre più conto che un energia potenziale ad un livello potenziale poteva e doveva esistere. Furono gli esperimenti condotti allo ZERO ASSOLUTO (- 273 Gradi) in un assoluto spazio, messo sotto vuoto, e perfettamente schermato da ogni interferenza, effettuati dal contestato fisico Harold Puthoff, a far tracimare ogni dubbio verso l’effettiva esistenza di un QUID energetico al di fuori di ogni nostro, per ora, possibile controllo tecnologico. Nasceva l’Energia del Punto Zero o la Z.P.E .

Sulla scia di tale scoperta grandi nomi della fisica sempre, come Feynman e Wheeler si presero la briga di quantificare la “forza” di questo tipo di energia presente in uno spazio appositamente attrezzato molto simile al “BULBO di una LAMPADINA”, rimanendo esterrefatti nel constatare come essa fosse sufficiente a “SURRISCALDARE” gli oceani terrestri. Ormai ufficialmente la scienza dava inizio alla corsa, verso quel tipo di energia o Forza, che Planck aveva teorizzato nell’immensamente piccolo e EINSTEIN dimostrato nell’immensamente grande equiparando la MATERIA a pura ENERGIA . Sostanzialmente a livello scientifico questa fantomatica energia ormai era possibile equipararla a “materia”. Le porte erano ormai aperte e i tempi maturi per il Vuoto Quanto-meccanico, la Schiuma Quantica, il Campo di Higgs, la Materia Quantica, e non ultima la famosa Dark Matter o Materia Oscura, il tutto avvalorato e sostenuto dall’ultima Teoria del Tutto in grado di unificare le Quattro leggi Fisiche attraverso la nascita di una Materia, voluta questa volta dalla simbiosi infinitesimale di una miriade di STRINGHE , evoluta a livello di” Campo” dal grande Mikiu Kaku.

Quindi l’Etere, memore di Michelson, continuava a non esistere per la Scienza , ma allo stesso tempo essa teorizzava e sempre più dimostrava come il VUOTO fosse sostanzialmente pura ENERGIA e allo stesso tempo potenzialmente MATERIA . In questo clima di corsa alla “NUOVA ENRGIA MATERICA” partiva nel 1999 una missione spaziale dello Space Shuttle con uno scopo principe: mettere in una speciale orbita spaziale l’ultima generazione di telescopi. La motivazione di un tale sforzo scientifico? Stabilire a livello galattico come e quanto la Materia Oscura invisibile, che ormai per la scienza aveva raggiunto la lusinghiera quota pari a l 95 % dello Spazio Vuoto, potesse inficiare le Gravitazionali esigenze del restante 5% visibile.

Non il caso quindi, ma una precisa pianificazione scientifica ha voluto che, per la prima volta, la scienza abbia “FOTOGRAFATO” nel 2006 la Materia Oscura portando il progetto Chandra della Nasa a centrare il suo vero obbiettivo. Oggi quindi per la Scienza il VUOTO è ENERGIA OSCURA, una forma potenziale di “sostanza” capace di interagire con quella materia che i nostri occhi increduli sono abituati a vedere. OGGI l’ETERE a livello scientifico continua a non poter essere nominato, non esiste, mentre la messe terminologica utilizzata per sdoganarlo continua a proliferare incontrollata.

UN SCIENZA QUASI UFFICIALE

Voi direte, cari lettori e archeologi ufficiali, giustamente: e a noi?. E io sono qui apposta per dimostravi come tutto ciò debba interessarvi soprattutto se il motivo del contendere è il CAPPELLO di cui sopra. Ma prima, ancora pazienza, e lo so, ce ne vuole tanta nella vita. Si perché prima dovete sapere come, mentre si andava nello spazio per “capire” cosa ci circonda e di che cosa siamo fatti, qualcuno sulla Terra già da secoli si occupasse non del COSA ma piuttosto del MODO con cui la materia si aggregava. Una corsa conoscitiva iniziata infatti nel 1400, grazie a Leonardo da Vinci, perfezionatasi attraverso gli esperimenti di Galileo Galilei e Robert Hook nel 1600, via via arricchita da nuove “testimonianze“ sperimentali del Fisico musicista Chladni alla fine del 1700, veniva finalmente “codificata” nel 1967, dal medico svizzero Hans Yenny attraverso due volumi dal titolo” Kimatic “, quella che tutt’oggi viene intesa come una pseudo-scienza. Una pseudo-scienza in grado di dimostrare come morfogeneticamente, sempre la materia, sia possibile organizzarla attraverso il “SUONO”. Arrivando ai nostri giorni tale “teoria” è stata perfezionata dagli esperimenti svolti da un ricercatore giapponese, Masaru Emoto, il quale ha legato alla morfogenesi dei cristalli d’acqua anche un influenza “ambientale di tipo mentale”, superando lo steccato sonoro in cui la Cimatica era stata confinata. Anche in questo caso la Scienza, pur non rinunciando a disconoscere sue gemmazioni come la Cimatica , confermava affermazioni illustri come quelle di PLANCK proprio attraverso il Yenny, quindi in un discorso “AGGREGATIVO” a livello energetico non era più possibile eliminare il ruolo del SUONO, anticamera a sua volta di un “MONDO GEOMETRICO” sempre più preso in prestito, a livello simbolico, dal patrimonio esoterico.

A questo punto in un perfetto territorio di nessuno ho potuto inserirmi io con i miei studi, conscio di come ufficialmente o meno la situazione in merito alla “nascita” della Materia fosse ai giorni nostri caratterizzata da una ricerca in grado di “Vedere” la probabile energia di Planck negli immensi spazi che ci circondano, ma incapace di “concedere“ a tale Energia finalità aggregative “sonore” dalla spiccata simbologia geometrica spesso riconducibile a forme PLATONICHE. Il tutto mentre qualcuno come Emoto superava il concetto aggregativo del SUONO evolvendolo con quello di “PENSIERO”. Sommando l’Ufficiale al non Ufficiale era possibile nei primi anni del 2000 teorizzare come una forma d’ETERE autoaggregante, dalle spiccate capacità platoniche fosse, a diversi livelli di densità ora VUOTO, ora MATERIA , il tutto frutto di un probabile disegno “mentale” trasfuso attraverso il suono . Si faceva strada il principio di “CAMPO” universale dalle caratteristiche ancora tutte da decifrare.

UN PRISMA con TROPPO TEMPO

Ma torniamo all’ufficialità attraverso una missione archeologica condotta nell’attuale Iraq, presso la dissepolta città di Larsa, premiata da un ritrovamento destinato a suscitare un goliardico scalpore fra gli addetti ai lavori. Siamo nel 1932 e la spedizione passerà alla storia grazie ad un “Prisma” dal contestatissimo significato cuneiforme. Il Prisma di Weld Blundell riporterà 2 delle 3 millenarie Liste Sumere dei RE facendo notare anche in quella, denominataW.B. 62 un inverosimile sistema temporale abbinato ai periodi regnanti di 8 RE posti all’interno di 5 Città ben precise. Ora per un attimo vorrei allontanarmi da tale ritrovamento per sottolineare come in Russia ormai da tempo sulla scia degli studi di grandi scienziati come N.A. KOZYREV si sia consolidata una “scuola” di pensiero che ha visto nel TEMPO uno dei responsabili principali chiamati al capezzale della CREAZIONE.

Questo ho inteso sottolinearlo proprio in questa occasione poiché a livello archeologico e storico il leggere nella Lista in questione di RE regnanti in Mesopotamia per 28800 anni, spesso suscitò e suscita un ilarità non giustificata soprattutto alla luce degli ultimi sviluppi scientifici. Ma il tempo e lo spazio concessomi pur non permettendomi di dilungarmi sulla “LISTA“ come vorrei e dovrei, mi permetterà di dirvi che la WB 62 non è atro che una STELE di ROSETTA SONICO CREATIVA. In pratica i periodi regnanti come il numero di RE e le Città non saranno altro che un raffinato sistema descrittivo per tutelare una SCIENZA ALTRA presente sulla TERRA da sempre in grado di SPIEGARE come probabilmente, spero, DIO CREA. Ora immaginate il lavoro fatto in piccolo dal Jenny con i suoni per CONFORMARE la materia, applicato ad un entità divina la quale CREA utilizzando i meccanismi Cimatici di cui sopra.

Il SUONO Cimatico verrà SOSTITUITO da 8 precisi archi di Tempo dalle molteplici caratteristiche non ultime quelle di ripercuotersi assolutamente in 5 Città. Avrete a questo punto una perfetta descrizione Antidiluviana di un ATTO CIMATICO TEMPORALE trasfusosi in ciò che potrebbero sembrare 5 città ma che effettivamente rappresentano i 5 SOLIDI PLATONICI di cui sopra. Morale da migliaia di anni qualcuno sapeva come si può CREARE attraverso il TEMPO, lo SPAZIO e di VIBRARLI attraverso un OTTAVA sotto forma di SOLIDI PLATONICI.

Ora, oltre a consigliare caldamente di seguire ogni parola della Lista con moltissima attenzione, al suo interno si nascondono tutte le Leggi utilizzate dalla Natura per palesare le sue creature, vorrei ora rivolgermi agli esperti archeologi che con tanto amore si sono occupati del Guerriero matrice del mio disquisire. E vorrei che essi come tutti notassero che, pur essendoci 8 RE chiamati da una volontà ben precisa a collaborare in quest’opera sonica solo 7 di ESSI verranno citati. Quindi avremo 7 note temporali come le nostre 7 note musicali, a rivestire un ruolo fondante in tutto il mio discorso. Ma se la mia platea fosse così gentile di osservare “cosa” SFERICAMENTE e in modo bicromatico si cela sotto il Cappello del Guerriero di Capestrano noterebbe, considerando lo spazio occupato dalla Testa del Guerriero, 7 spazi Circolari e da questo momento tutto ciò che finora avete letto comincerebbe, penso, ad avere un minimo di senso.

Se ciò che ho scritto avrà quindi un minimo di senso e ufficialità avremo a questo punto un sunto fatto di ufficialità, semiufficialità e concedetemi, sicure fonti esoteriche, una situazione nella quale esiste una sorta di ETERE inizialmente TEMPORALE in grado di palesarsi geometricamente attraverso 7 note principali le quali oltre ad essere la probabile matrice prima della materia, come la scienza ha fotografato, rappresenteranno l’aspetto principe con cui un essere Divino è in grado di palesarsi, un essere condensabile in 7 note ben precise se vogliamo: chiamato OTTAVA. Se ciò sarà plausibile nell’ultima Teoria del Tutto, quella delle Stringhe dovremmo trovare tali tracce esoteriche. Inoltre, e ciò sarà per ora solo marginale, in un reperto Sannitico Abruzzese “stranamente” troveremo un possibile accenno a tale ATTO SONICO-TEMPORALE millenario conformato in 7 Cerchi concentrici.

Una LISTA uno ZODIACO e un GENIO INDIANO

Ora siete nelle mie mani deduttive, lo so, e tale responsabilità la sento, ma io credo che se vorrò ottenere il mio scopo, di dare al GUERRIERO luna nova attenzione, dovrò giocare tutte le mie carte conoscitive, pur sapendo dal principio che tutte le volte in cui ho teso la mia mano verso il mondo del sapere ufficiale (IL GENIO SONICO) questa è stata sdegnosamente rifiutata. Ma il mio è un talento nato alla fine di tempi preposti all’arrivo di una Nuova Era e lo scotto dettato da tale passaggio, che lo voglia o no, lo sto già pagando.

Quindi senza tentennamenti proseguo dicendo che se volessimo assistere all’evoluzione di questo probabile atto creativo dalle molteplici caratteristiche dovrei introdurre in questo momento una tessera del mio puzzle, essenziale per capire come il sapere citato fosse interpretato a livello STELLARE. Vi invito quindi ad un ultima occhiata posta a definire la SOMMA TOTALE degli anni reali della Lista. Fatto? Vogliamo antropomorfizzarla? Si? Benissimo prendiamo lo Zodiaco di Dendera e osserviamo la trasformazione numerica sumera cosa diventa in mano egizia. I 2412000 anni totali ora sono diventati 12 enormi Esseri le cui 24 BRACCIA molto potranno insegnare alla Fisica del Futuro. Gli zero? Scomparsi. La geometria? Scomparsa. Ma stranamente quei 12 Giganti di pura energia temporale delimiteranno con le loro braccia la forma principe della Geometria Platonica: La Sfera.

E cosa c’è all’interno di quella sfera? Una visione cosmologica e animica dell’UNIVERSO EGIZIO costituito da 72 corpi celesti disposti in 5 CIELI, tutti perfettamente sferici. A questo punto avremmo in successione TEMPO, SUONO, GEOMETRIA, SPAZIO, NUMERI, ESSERI VIVENTI, tutto profuso in STELLE e PIANETI. Quindi in passato che cosa si “nascondeva” dietro il concetto di Etere, Prana, Akasha, Ki ecc. Io direi un concetto energetico mentale di CAMPO, lo stesso elaborato da KAKU attraverso le SUPERSTRINGHE, capace di accedere al macro e vi assicuro al micro mondo quantistico. Potenzialmente il “MIO” Etere sarà in grado di mettere insieme le 4 leggi fisiche principali terrestri inquadrandole come l’effetto secondario di una CAUSA che Dimensionalmente si TROVA in un PRISMA di migliaia di anni fa.

Lo so, per chi mi legge per la prima volta la cosa potrà essere piuttosto sconcertante, ma vi prego ancora un minimo di bontà nei miei confronti per potervi dire: E se questa scienza del passato si fosse voluta sintetizzare a livello simbolico che cosa degli ipotetici scienziati del passato avrebbero potuto inventare? Vediamo, abbiamo a che fare con una “sostanza” intelligente in grado anche numericamente di sintetizzare la sua complessa etericità quindi questi ipotetici “scienziati” avrebbero potuto utilizzare l’ultimo momento Eterico, dalla nostra scienza non visto, costituito dalle 24 BRACCIA egizie, prima di esordire nel macro mondo stellare, dalla nostra scienza visto. Si, avrebbero potuto farlo e lo hanno fatto. Essi infatti molto semplicemente per parlare della “LORO” scienza usavano tracciare nella pietra, oggi nel grano, TRE OTTO (888) come quelli presenti nel Labirinto di Collemaggio, tanto amati dal pio Celestino V. Fantasia?

Può darsi. Ma stranamente alcuni decenni fa un povero, mesto, indiano Tamil, Srinivasa RamAnuian, grazie anche ai suggerimenti onirici della dea Namagiri, sconvolse il mondo della matematica occidentale gettando fra le tante cose, le basi teoriche ed equazionali di ciò che da li a poco, grazie all’immaginazione di due brillanti fisici, Schwarz e Susskin, sarebbe diventata l’unica teoria in grado di spiegare la nascita della materia a livello quantico. Unico problema rimasto irrisolto dallo stesso Kaku è costituito dal fatto che nessuno in questo momento a livello scientifico sa dare una spiegazione alla onnipresente presenza simmetrica di alcuni riferimenti numerici usati senza sosta dallo stesso Srinivasa. Tali riferimenti si potrebbero sintetizzare semplicemente con 8, TRE VOLTE 8 , o 24, forse per questo oggi le vibrazioni di una STRINGA BOSONICA continuano ad essere come aveva predetto Ramanuyan: ”24”.




Un LABIRINTO messo nel CAPPELLO

Ritorniamo un attimo al Labirinto Celestiniano per dire: sbaglio o esso è costituito da TRE OTTO a loro volta costituiti da 6 cerchi intimamente uniti ma contestualmente suddivisi in cerchi concentrici? No non sbaglio! Sbaglio o il 21 Giugno di ogni anno il sole trasforma le informazioni eteriche del ROSONE, da me codificato, trasformandole in un SETTIMO CERCHIO suddiviso a livello luminoso allo stesso modo dei 6 cerchi in pietra? NO non sbaglio. Ebbene il Solstizio di Collemaggio fra le altre cose rappresenterà la “scienza” impossibile dei “miei” saggi, ma soprattutto lo schema dimensionale menzionato per la Lista Sumera dei Re. Ricordate? Sette RE ora Sette cerchi, ci siete?

Spero di si perché è giunto il momento di parlavi di un controverso collaboratore spesso agli onori delle cronache di tutto il mondo per le sue avveniristiche teorie spaziali: Richard Hoagland. Cosa ha fatto un giorno il geniale coadiutore Nasa?Ha trasformato molto intelligentemente una simbologia bidimensionale costituita da una serie di cerchi concentrici in un insieme di riferimenti angolari capaci a loro volta di fare intendere come tale simbologia, usata da millenni nel mondo (vedi Stonhenge) non sia altro che la TRADUZIONE TRIDIMENSIONALE di un sistema geometrico di tipo Platonico.
A questo punto mi rivolgo a voi archeologi ufficiali e faccio delle affermazioni chiare e decise: le seguenti:

Il CAPPELLO del GUERRIERO corrisponde al LABIRINTO di COLLEMAGGIO al Solstizio.
Il CAPPELLO del GUERRIERO contiene la stessa valenza temporale della LISTA SUMERA dei RE.
Il CAPPELLO del GUERRIERO è un cappello quantistico.
Il CAPPELLO del GUERRIERO è in grado, se codificato come sopra suggerito, di rivelarsi un costrutto tridimensionale dalle spiccate capacità geometrico-platoniche.
Il CAPPELLO del GUERRIERO ha in sé una spiegazione Eterica della materia che per quanto aborrita, la scienza cerca senza sosta nelle profondità dello spazio.
Il CAPPELLO del GUERRIERO ha inciso nella sfericità che lo contraddistingue, la testimonianza di una SCIENZA ALTRA che da Sempre l’uomo usa.

Vi sto dicendo che quello non è solo un GUERRIERO è molto, molto di più, adesso sta a voi cari esperti decidere quanto.
Quanto a me io penso che se il Guerriero tornasse a CASA SUA in quel di CAPESTRANO a cui appartiene non sarebbe esattamente uno SBAGLIO.

ECCO che cosa questa TERRA abruzzese, a cui sono stato dato in prestito, è capace di “Custodire”e di far diventare, se amata.

Michele Proclamato

lunedì 25 maggio 2009

21 dicembre 2012: “la fine del mondo” o fine di un incubo? Tra superstizioni, leggende e paure ci si prepara ad un altro “millenarismo”.


L'Amico Quantico mette in news su Altrogiornale questo interesssante articolo sullo stato del 2012.


Non solo in internet abbondano presagi di sventura legati alla fatidica data del 2012, non solo trasmissioni televisive come Voyager ne fanno uno scoop, ora anche il grande cinema esce con un colossal dal titolo proprio 2012. In tutto questo parrebbe rivivere l’anno Domini 999 , in pieno Medioevo, quando santi, santoni e ciarlatani predicavano l’arrivo della fine del mondo terrorizzando la povera gente e un po’ meno i signori e i tiranni di allora.

Oggi la gente non è ingenua e credulona come qualche secolo fa, tuttavia avverte un certo disagio in questa società e quasi un inquietudine per il futuro. Non stiamo all’isteria collettiva, ma in una fase di attesa inconscia per un evento negativo che non sappiamo ancora quale possa essere.

L’effetto serra, i cambiamenti climatici, la grande recessione economica, la bomba atomica iraniana e così via, sono elementi che danno forza a questa nostra paura interiore. E allora perché non credere alla predizione Maya che darebbe per chiusa la storia di questa umanità proprio nel 2012 ? I Maya del resto hanno sempre previsto e mai sbagliato, se non di pochi minuti e secondi, i fenomeni delle eclissi solari e lunari.

La grande eclisse solare del 1991 che interessò il Messico, la più lunga della storia, con quasi 7 minuti di oscuramento totale, era stata prevista molti secoli prima dagli astronomi maya con una imprecisione di appena 30 secondi. Allora perché avevano interrotto il loro calendario proprio al 21 dicembre 2012? Forse avevano visto giusto anche in questo caso?

Ed è proprio la capacità dei Maya a calcolare e predire eclissi ed altri fenomeni cosmici con una certa precisione che preoccupa la gente. Ma c’è chi dice che il 2012 non dovrà essere necessariamente un evento catastrofico, ma una crescita spirituale dell’umanità, un momento in cui la coscienza dell’uomo dovrebbe prevalere sull’istinto. Parole, supposizioni, speranze che qualcosa possa cambiare nella vita collettiva e in quella personale.

Oggi più del passato queste sensazioni di insicurezza e di sfiducia nel futuro si avvertono, “del doman non c’è certezza” diceva spesso Lorenzo il Magnifico nel lontano 1470 ed oggi questo ritornello è tornato di moda.
Ma se guardiamo al passato più recente dovremmo chiederci se a noi italiani in pieno boom economico del 1960 con le aspettative della qualità della vita sempre crescenti, una storia del genere avrebbe fatto breccia.

Forse si, ma in toni minori, allora si sperava di migliorare le proprie condizioni di vita in tempi brevi, il lavoro bene o male lo trovavano tutti, con un solo stipendio una famiglia viveva dignitosamente, non c’era la corsa al consumismo sfrenato, non c’erano criminali d’importazione ad attentare alla nostra incolumità giornaliera, si viveva meglio di oggi.

Tutto questo ora non c’è più, c’è la paura di uscire di notte, di non riuscire a pagare le rate del mutuo di casa, di non trovare lavoro o di perderlo e, infine, c’è la paura di entrare nella sempre crescente schiera dei poveri.
Non si tratta della paura “del mille e non più mille”, questa volta si tratta di avvertire quasi l’esigenza di chiudere questa avventura terrestre troppo difficile e piena di delusioni e amarezze.

E allora il 2012 diventa quasi un’aspettativa di cambiamento, un’occasione a “voltar pagina”.

L’umanità, nonostante le grandi imprese e i grandi messaggi di amore e di fraternità di molti Avatar apparsi nella storia dell’uomo, da Buddha a Cristo, fino a Padre Pio e a Sai Baba, ha sempre disatteso gli insegnamenti di questi illuminati, macchiandosi di crimini orrendi: dallo sterminio degli indios d’America a quello degli Ebrei, dai genocidi di Stalin a quelli di Pol Pot, dalla strage degli Armeni a quelli dei popoli del Darfur.

Ha prevalso sempre il senso dell’egoismo esasperato, a volte mascherato da falso altruismo. Sei è cercato sempre di prevaricare il prossimo, alla faccia dei messaggi dei santi ed illuminati.

Oggi poi il furbo riesce ad avere di più degli altri onesti, a fare carriera ad arrivare prima ovunque a danno della persona corretta, civile e modesta. In più la gente comune, timorosa ed umile, non impegnata in scalate politiche ed economiche rilevanti, si sente di contare poco o niente, di essere solo un numero, una persona sola con le proprie illusioni e delusioni, con i propri mali fisici e psichici, incapace di contribuire a migliorare questa società.

Da tutto questo, ad eccezione dei pochi furbi che vivono sulle aspettative e sui sogni dei più, si ricava un senso di smarrimento, di impotenza, di rassegnazione, qualche volta di rabbia.

Una recente indagine (giugno 2008) effettuata da una rivista inglese relativamente alla prospettiva di cancellare questa umanità e provare a “rifarne” una nuova, le persone hanno risposto per il 67 % favorevolmente a chiudere il capitolo umanità e a provare ad aprirne una nuova.

Il 12% ha dichiarato di non saper decidere, mentre gli altri ( pochi) hanno dichiarato che invece questa umanità doveva proseguire senza ridimensionamenti perché andava bene così. E questa indagine avvalora ancora di più il sentimento di grande disagio che noi tutti da decenni stiamo provando all’interno di questa società.

Ecco allora comprendere la necessità di credere in qualcosa che con un colpo di spugna sappia scrivere la parola fine. Una fine però capace di far rinascere dalle ceneri una nuova umanità, più vicina ai sani valori profondi dell’uomo e non schiava delle esigenze degli altri, di quei pochi che sulle disgrazie degli uomini creano i loro imperi finanziari e politici.

Comunque vadano le cose non ci resta che aspettare il 21 dicembre 2012, sperando che si possano finalmente applicare gli insegnamenti dei grandi Avatar che in tremila anni hanno sempre cercato di darci, ma che noi uomini di un piccolo pianeta chiamato Terra abbiamo sempre disatteso e a volte strumentalizzato per altri fini certamente non nobili.

A questo punto non ci resta che aspettare.

Fonte: altrogiornale.org

domenica 10 maggio 2009

Giuliana Conforto

Astrofisica prima, docente di meccanica classica e quantistica poi, Giuliana Conforto snida i trucchi e gli inganni che stregano le menti umane, ritrovando così la sua natura di donna amante della verità. Con emozione, impegno rigoroso e mente scerna, penetra le pieghe nascoste che animano il mondo e il suo scrigno segreto: la materia nucleare.
Spaziando su varie discipline contribuisce a una nuova cultura, fondata sul vero centro dell'universo, l'essere umano, che oggi può smettere di fare il credente, la pecora di un gregge e diventare il protagonista della sua esistenza attivando le potenzialità latenti del suo cervello, creatività e abilità a risolvere i problemi. Propone una nuova scienza basata sulla co-scienza, la Fisica Organica, simile a quella già espressa dai grandi saggi della storia, quali Socrate, Pitagora, Giordano Bruno, ecc. e aggiornata con le recenti scoperte. Si dissocia dalle mode "spirituali" che scambiano le teorie scientifiche per teologie.
Ha viaggiato molto, fuori e dentro di sé, riconosciuto la vera Luce, la
Vita, la Forza che ci anima e proviene dal Sole interno, al centro della Terra. Penetrando le pieghe che animano il mondo, risveglia un'eco profonda di memorie antiche e progetti, trame iperdimensionali di cui ognuno è interprete e protagonista, capace in potenza di svelare il grande inganno, il campo elettromagnetico. Applica un nuovo/antico metodo di conoscenza che reintegra le funzioni del cervello umano e che le ha consentito di compiere le scoperte descritte nei suoi libri. Vuole contribuire alla fine di un sistema politico iniquo e all'inizio di una nuova era, capace di coniugare la libertà individuale con l'armonia collettiva
.

"Ho studiato astrofisica e amato l'astrologia, rispettato la spinta interiore verso una ricerca che non si adegua ai canoni prestabiliti, ma vuole, anzi esige verità. Ho avuto sempre l'intima certezza che quella apparente è solo un'effimera illusione. Non è stato facile. Studiando fisica trovavo molti dati che confermano l'esistenza di infiniti mondi, ma la comune interpretazione era molto diversa dalle mie sensazioni. Ad un certo punto della mia vita ho capito che non potevo convincere nessuno, ma potevo solo cercare dentro di me. I miei sogni sono stati una guida importante... Nel '91 un sogno mi indicò l'apertura della "porta" tra due universi, tra quello visibile, illusorio, e quello invisibile, reale... Cominciai a ricordare le mie vite passate, ero anche capace di suscitare simili ricordi negli altri. Ero diventata una sorta di "maestra", ma sentivo che c'era ancora molto da scoprire... Un altro sogno mi indicò finalmente la "via" dell'evoluzione, "via" che poi diventò realtà: l'uso pratico della FORZA, la risorsa infinita che attiva le facoltà latenti, l'Energia necessaria per sentire, vedere e partecipare agli infiniti mondi... Ho così scoperto che non esistono veri misteri, ma solo nomi che ingannano. Oggi possiamo uscire dalla matrix, sviluppando i propri talenti e rispettando la vera Volontà, quella interiore...

Giuliana Conforto su RadioGamma5







Vai al sito di Giuliana Conforto

giovedì 30 aprile 2009

Ecopolis - Un mondo diverso è possibile

Si chiama "Ecopolis", un viaggio nell'Italia degli ecovillaggi e degli stili di vita alternativi, realizzato da due giovani registi italiani, Michele Vaccari e Lucio Basadonne. Quattro realtà a confronto per capire come il mito sessantottino della comune si sia trasformato negli anni, rapportandosi alle tematiche legate alla conservazione della biodiversità e al riscaldamento climatico. Quattro realtà estremamente diverse messe a fuoco dal documentario e riportate nella loro viva quotidianità. Un ritratto lucido che inizia con l'affascinante Torri Superiore, passando per l'esoterica Damanhur, fino alla storica Bagnaia e alla "commerciale" Alcatraz, realizzata da Jacopo Fo nei pressi di Gubbio.


TORRI SUPERIORI

Torri superiore è una piccola comunità di singles, famiglie, bambini, che, attraverso un investimento monetario comune, cerca di acquisire e recuperare l'antico patrimonio medioevale di un borgo ligure abbandonato. Nella logica elementare delle poche regole dettate una decina di anni fa al primo congresso italiano degli ecovillaggi, ogni struttura, per far parte delle rete italiana degli ecovillaggi, deve rispondere ad alcuni di ecosostenibilità. Torri superiori è sinonimo, quindi, di bioedilizia, di permacultura, di recupero delle antiche coltivazioni e degli allevamenti perduti. Torri è la storia che ritorna per un futuro diverso, altrimenti dimenticato.


DAMANHUR

Damanhur è la capitale mondiale dellesoterismo, dove l'ecologia si fa panteismo, dove la new age diventa business dellambiente, dove la magia, lenergia della natura, il melting pot delle fedi diventa la religione di una comune-stato, con 4 capitali, una moneta propria, scuole e strutture ospedaliere interne. E ancora viaggi nel tempo, esperienze in dimensioni altre, una natura incontaminata, quella della Valchiusella dove la Confederazione di Damanhur ha sede, dove lAmerica delle sette e del peace and love si incontra con un macrosogno di ecompatibilità che investe un popolo intero, non una semplice congrega di pochi individui.


BAGNAIA

Bagnaia, la comune per eccellenza, la comune doc dove la vita è lavoro, dove vivere è condividere, dove tutto è di tutti, ed è alieno il concetto di proprietà individuale, dove la terra viene prima della tecnologia, dove le regole della Madre, valgono più di mille comandamenti. Ventotto anni di vita valgono più di qualsiasi teorema: la rivoluzione è possibile e 6 rocciosi comunisti, come non se ne vedono da anni, si sono resi disponibili per dimostrarcelo. Pronti a scornarsi e a difendere la loro realtà, i loro raccolti, il loro costante, e immutato nel tempo, impegno sociopolitico, il loro modo di intendere la società, le loro idee sul mondo. Roba da far invidia alle schiere confuse che infestano le metropoli con le loro urla vane. La vita comunitaria, dalle assemblee ai moneti di gioia, dal vecchio fienile abbandonato al grande casale, costruito ogni giorno con la sola forza delle braccia e dallimprescindibile volontà di dimostrare al mondo che l'utopia è possibile.


ALCATRAZ


Libera Università di Alcatraz, il business dell'ecologia, un modo ancora altro di intendere lecovillaggio, non come momento di partenza per una vita comune, ma Alcatraz come tappa darrivo per manager col bisogno atavico dello stacco campagnolo. Alcatraz è punto dincontro per fasce diverse di insegnanti, intellettuali ed ex militanti imborghesiti che, almeno per qualche giorno, hanno la possibilità di rivivere virtualmente latmosfera e il sapore di quegli anni di lotte, musica e notti senza fine. Più che una scelta, uno show più che una battaglia, la libera Università di Alcatraz è incontrare Jacopo Fo dal vivo, avere 50 anni, avere perso il '68 ma avere ancora la voglia di innamorarsi, cantando qualcosa di Claudio Lolli, fumando e sognando la Rivoluzione, in quella Cuba artificiale che il figlio del premio Nobel ha creato per noi.
Ecco, quindi, il perché di corsi di fiducia reciproca, umorismo terapeutico, pranzi bio a costi da ristorante, magliette ambientaliste e soggiorni al costo di bungalow club med che fanno storcere il naso a tutti quelli cui questoasi di persone gentili e ben educate farebbe a prima vista una buona impressione.

Bellissimo post di Elerko, tratto dal forum di altrogiornale.org

mercoledì 29 aprile 2009

"La Suina"... che vergogna!

Eloquente immagine di quanto "siamo" stolti!
Ma non si nota il tempismo?
Ed il fine comune della paura?

Per capire bene la Suina dovremmo ricostruire la storia della SARS, dell'Aviaria, della Mucca Pazza, della Spagnola, del Papilloma.....


Iniziamo a dire questa, dall'Organizzazione mondiale della sanità animale
il virus non c'entra con i maiali.
Il termine "swine flu" influenza suina, utilizzato dall'Oms (Organizzazione mondiale della Sanita') per descrivere la malattia che ha fatto oltre 100 morti in Messico, e' inappropriato, perche' "il virus, finora, non e' stato riscontrato su degli animali". Lo ha affermato l'Organizzazione Mondiale della sanita' animale (Oie), con sede a Parigi.

Secondo il direttore dell'Oie, Bernard Vallat, e' stata avviata una discussione con l'Organizzazione mondiale della sanita' per correggere il termine finora utilizzato. "Sarebbe piu' logico chiamarla 'influenza nord-americana"', precisano all'Oie, "come era successo per quella spagnola (1918-79) e quella asiatica (1957-58)".
"Non c'e' nessuna prova di trasmissione tramite l'alimentazione", confermano dall'Oie. E quindi "solo dei risultati che accertano che il virus circola tra i maiali giustificherebbe misure che limitano l'importazione della carne suina proveniente dal Messico".

Secondo l'Oie il virus non e' tuttavia un classico virus umano, ma "ha caratteristiche suine, aviarie e umane". "Se il virus attaccasse gli animali - avverte l'Oie - la sua circolazione aumenterebbe e porterebbe al deterioramento della sanita' pubblica mondiale". Per questo l'organizzazione, che ha sede a Parigi dal 1924 e conta 174 stati membri, ha fatto appello alla cooperazione internazionale tra i laboratori che controllano le malattie animali.


Per passare a questa di Marcello Pamio su disinformazione.it
Eccoci qua a distanza di qualche anno a commentare l’ennesima pandemia.
Dodici anni sono passati da quel lontano 1997, anno dell’aviaria (H5N1, il virus non dei polli ma dei “pollastri”), passando per il 2001 con l’antrace e il 2002 con la “terribile” S.A.R.S. (sindrome respiratoria acuta, una specie di polmonite derivata, si dice, dallo zibetto), fino ad arrivare ai nostri giorni con la “febbre dei maiali”.
Il virus è ignoto e “la situazione è seria e va seguita con grande attenzione” ha dichiarato da Ginevra il Direttore dell’O.M.S. (l’Organizzazione Mondiale della Sanità), Margaret Chan.

Si tratterebbe, secondo gli esperti, di un cocktail sconosciuto, un virus oriundo, denominato H1N1 mai rilevato prima sia negli animali che negli esseri umani, contenente i tratti genetici di quattro virus: l’influenza suina e aviaria del Nord America, influenza umana e suina Eurasiatica.[1]
Un supervirus “che si è realizzato nel corso di una serie di passaggi e di trasformazioni genetiche…sicuramente nuovo e largamente sconosciuto al sistema immunitario umano”, ha detto l’epidemiologo Pietro Crovari dell’Istituto di Medicina preventiva dell’Università di Genova.
Sarebbe interessante sapere se le “trasformazioni genetiche” citate dal prof. Crovari, sono “normali” trasformazioni che avvengono in Natura, oppure se necessitano il supporto di qualche laboratorio militare…

A rincarare la dose e ovviamente aumentare la paura generale ci ha pensato la direttrice del C.D.C. (il più importante Centro di controllo delle malattie con sede ad Atlanta), Anne Schuchat, dicendo che la situazione è talmente pericolosa che non è possibile “contenere il contagio”.
Ufficialmente non sanno nulla del virus H1N1, non esistono dati epidemiologici certi, eppure sanno già per certo che non riescono a contenere il contagio!
Contagio che ha fatto ad oggi circa 152 vittime e che sembra essere partito dal Messico, dove si è registrato il primo caso lunedì 13 aprile. Venti segnalazioni in Usa e casi sospetti in Francia, Spagna (uno confermato), Scozia (due casi confermati) e Canada.

Che fine hanno fatto le altre pandemie?
Molti analisti indipendenti si aspettavano qualcosa di simile oggi.
Dopo l’aviaria, l’antrace e la S.A.R.S., era solo questione di tempo.
Molti avranno rimosso dalla memoria i titoli dei giornali e i servizi televisivi sulle altre pandemie. Qualcuno per fortuna no.
Nel 1997 l’influenza dei polli, detta aviaria, partita da Hong Kong, doveva sterminare milioni di persone nel mondo e invece non fece nulla.
Le immagini però che circolavano in tutti i media, rappresentavano un mondo in panico totale, dove le persone giravano con la mascherina bianca alla ricerca di un vaccino e/o antibiotico.

Nel 2001 le spore del carbonchio sono state fatte uscire direttamente dal laboratorio militare di Fort Detrick nel Maryland e inviate mediante posta ai rappresentati democratici. Il tutto per far passare delle leggi che violano i diritti sacrosanti dei cittadini e che non sarebbero passate altrimenti, come le Patriot Act I e II.
Nel 2002 è stata la volta della S.A.R.S. che doveva proseguire l’opera devastatrice dell’aviaria.
Dati alla mano, su 8.100 casi ci sono stati 774 morti, il che indica una mortalità molto bassa, inferiore all'influenza ordinaria. Ricordiamo che l'influenza classica colpisce da 3 a 5 milioni di persone nel mondo ogni anno e uccide circa 500.000 morti, ed è per questo la terza causa di morte per malattie infettive dopo Aids e Tbc.
Anche in questo caso, le immagini mediatiche mostravano mascherine bianche o blu…
Ufficialmente questa “epidemia” si è spenta dopo un anno, nel luglio del 2003, ma è più corretto dire che in luglio si sono spostati gli interessi dei media spostando i riflettori nella guerra in Iraq.

E oggi, aprile 2009 è per caso arrivata la nuova pandemia?
Dagli articoli e dai servizi dei media, sembra proprio di sì

Le maschere cinematografiche
Si continuano a vedere foto a colori di persone che girano per le strade con tanto di mascherina bianca, come se una simile e ridicola protezione servisse a bloccare il contagio di un virus.
E’ bene sapere che le uniche maschere che bloccano effettivamente l’eventuale contagio per via respiratoria di un virus sono le maschere N.B.C. (nucleare-biologico-chimico), quelle che si vedono nei film usate da militari o da scienziati nei laboratori.
Tutte le altre sono maschere cinematografiche utili a far crescere e aumentare paura e tensione nella popolazione!
Vera propaganda che nessuno ha il coraggio di denunciare.

“Tranquilli: abbiamo il vaccino”
“Il Ministero della salute italiano rassicura tutti: l’Italia è in regola con i piani dell’U.E. e nei suoi magazzini sono attualmente stoccati 40 milioni di dosi di antivirali utili ad affrontare una eventuale pandemia di H1N1”.[2]
Per essere più precisi, nei nostri magazzini sono disponibili 10 milioni di dosi di Zanamivir (Relenza della britannica GlaxoSmithKline), 60 mila dosi di Oseltamivir (Tamiflu della svizzera Roche), e altre 30 milioni di dosi sempre di Tamiflu, sotto forma di polvere che potrebbero essere incapsulate dall’Istituto Militare di Firenze, oppure in estrema urgenza, rilasciate per essere prese in soluzione liquida.[3]
Quali sono questi piani europei e soprattutto come mai i nostri magazzini militari sono pieni zeppi di antivirali?
Forse qualcuno era a conoscenza che prima a poi sarebbe arrivata la pandemia e sarebbero tornate utili?
Domande prive di risposta.

Un po’ di gossip
Il presidente statunitense Barack Obama il 16 aprile scorso è andato in visita a Città del Messico ed è stato accolto dal famoso archeologo Felipe Solis, al quale ha stretto la mano.
Fin qui nulla di strano.
La cosa allarmante è avvenuta il giorno seguente: Felipe, accusando sintomi simili a quelli del virus H1N1, è morto!
Non sappiamo se è stato il virus dei maiali ad uccidere il famoso archeologo messicano o l’emozione di stringere la mano al presidente afroamericano…

Dalla “spagnola” alla “messicana”
L’esercito statunitense il 18 marzo 2009 ha pubblicamente dichiarato di aver estratto il genoma dell’influenza “spagnola” da una vittima, un uomo morto nel 1918 e rimasto congelato in Alaska[4].
Forse non tutti sanno che il virus dell’influenza chiamato “spagnola” (guarda caso H1N1 [5]), agli inizi del secolo scorso ha causato una vera e propria pandemia, provocando 40 milioni di morti in giro per il mondo (fonte OMS).
Secondo la testimonianza di un sopravvissuto si poteva morire in un giorno, ma la cosa più interessante che ha detto è che tale pandemia “colpì solo le persone vaccinate; quelli che rifiutarono le vaccinazioni non si ammalarono”. (leggi la testimonianza)
Per quale motivo - se non quello batteriologico – oggi gli scienziati del Pentagono, sono così interessati al Dna di un virus così mortale?
Studiarlo per tenerlo dentro in laboratorio superprotetto, come il colabrodo Fort Detrick, oppure usarlo come arma batteriologica?
Dove collocare il "nuovissimo" virus messicano visto che si tratta, come nel caso della Spagnola, di un virus H1N1?
Ennesima bufala mediatica per vendere milioni di dosi e far vaccinare milioni di persone ignare? Far passare leggi ad hoc che violano i diritti civili, come in America? Si tratta di un test sulla popolazione?
O tutto questo assieme?

Esercitazione in Texas
Il sempre vigile e attento giornalista Maurizio Blondet segnala in un suo articolo (www.effedieffe.com) che a Seguin, una cittadina del Texas vicino a San Antonio e quasi confinante con il Messico, il quotidiano locale, "Seguin Gazette-Enterprise", del 19 aprile 2009 ha dato la notizia di una esercitazione (che avverrà il 2 maggio prossimo) che simulava una vaccinazione di massa!
Tale esercitazione era la risposta ad una "eventuale" pandemia infettiva. Strana coincidenza, vero?
Come strane sono quelle 500.000 bare di plastica pronte per l'uso (quale non si sa), che la F.E.M.A. (Federal Emergency Management Agency) conserva nei suoi depositi (vedi video, http://dailymotion.virgilio.it/video/x6ggje_500000-cercueils-prt-lemploi-aux-us_news o cerca su YouTube).
Gli americani conoscono molto bene le esercitazioni, per esempio l'11 settembre 2001 ne erano in corso diverse, e guarda caso proprio per "attacchi aerei"...

Qualcosa da sapere sui virus
A prescindere dalle risposte precedenti vediamo cosa potrebbero essere i virus.
Nonostante quello che ci vengono a raccontare, i virus non sono microrganismi perfidi e terribili, ma delle semplici “proteine a DNA”.
In pratica i virus sono dei pezzi di DNA avvolti da una capsula proteica.
Quindi non ”esseri” superintelligenti e subdoli pronti ad uccidere milioni di persone e/o animali, ma delle sostanze aggregate in molecole complesse (alle volte tossiche) racchiuse in una capside di materiale proteico.[6]

Il problema per tanto è sempre del terreno biologico, ed è in questo che va ricercata la causa fisiologica delle malattie.
La duplicazione dei virus avviene per opera delle cellule, quindi per opera del terreno!
Un terreno alterato (e tra poco capiremo in che modo) produce questi virus e non il contrario.

Secondo il biologo francese Gaston Naessen (ideatore del microscopio particolare chiamato Somatoscopio, che ingrandendo di 30 mila volte permette l’osservazione di organismi viventi piccolissimi senza ucciderli) i virus sono agenti utili alla ricostruzione delle zone ammalate dei tessuti, come spiegato anche dal dottor G.R. Hamer nelle cinque leggi biologiche della “Nuova Medicina Germanica”.
Anche il virologo Stefan Lanka (il primo ad isolare un virus marino) è della stessa opinione.
In tutte le sue osservazioni scientifiche non ha mai visto un virus uccidere nessuno, per il semplice fatto che il virus si occupa di “trasportare informazioni” da una cellula all’altra.[7]
In pratica, secondo il prof. Lanka, il virus è una specie di “postino cellulare” che viaggia a bordo del DNA.
Informazione ricoperta da una proteina.

Ecco perché il biologo P. Medawar definisce “virus” come un “cattivo messaggio (informazione tossica) avvolto da una proteina”[8]
Questa “cattiva informazione rivestita da proteina” in un organismo debilitato, il cui terreno biologico è pregno di tossine, inquinato da anni di alimentazione spazzatura (come la stragrande maggioranza di noi occidentali) è normale aspettarsi dei danni.
Il sistema immunitario è occupato a fagocitare gli scarti metabolici (tossine, metaboliti, metalli pesanti, ecc.) creati dal nostro stile di vita e quindi non è in grado di riconoscere questi agenti, che per questo trovano lo spazio per moltiplicarsi a dismisura senza alcun intoppo.
La Vis Medicratix Naturae, cioè la “forza risanatrice” che ogni essere vivente possiede, è totalmente esaurita dallo sforzo del corpo di espellere tali pericolosi rifiuti.

Il virus in un organismo sano, il cui terreno è in equilibrio, non crea alcun problema (moltissime persone nel 1918 sono venute a contatto con la “Spagnola” ma non sono morte e neppure ammalate. Come mai?).
In questo caso il virus non può creare alcun problema, perché verrà riconosciuto immediatamente e non replicato o addirittura fagocitato (se fosse necessario) da un sistema immunitario attivo e perfettamente funzionante.
La Vis Medicratix Naturae risanerà completamente il corpo.

Detto questo è sottinteso l’importanza dello stile di vita nella prevenzione e nella cura delle malattie infettive.
Ricordando che la prevenzione si fa quando si è sani e si sta bene, non quando si è malati, in questo caso si parla di cura.

Per esempio:
- Mangiando cibi industriali morti pregni di additivi chimici (aromi, conservanti, coloranti, ecc.). Questi non vengono riconosciuti dall’organismo e dal sistema immunitario e creano tossiemia;
- Mangiando (in eccedenza) proteine animali (carne, uova, pesce, latte e derivati) si aumenta il carico tossinico e l’acidità del terreno biologico. Il terreno della salute è alcalino e non acido.
- Combinando gli alimenti in modo scorretto (amidi-proteine, grassi-proteine, zuccheri-proteine, zuccheri-amidi, acido-proteine, acido-amidi, ecc.) si provocano fermentazione e putrefazione intestinale aumentando l’acidificazione e dando origine a problematiche anche serie.

Questo insieme di fattori crea tossiemia (base per qualsiasi malattia) che blocca il sistema immunitario e svuota totalmente la Vis Medicratix Naturae.
Il tutto viene aggravato dal mondo dei sentimenti sempre più bersaglio da “operazioni” mirate ad aumentare nelle masse emozioni che bloccano e debilitano dall’energia vitale.
Una tensione – di qualsiasi tipo - prolungata nel tempo snerva il corpo (energia muscolare e funzionale che possiede ogni organo); mentre una paura costante paralizza le coscienze impedendo all’uomo di agire, diventando l’artefice della propria vita.
I giornali in generale e particolarmente la televisione, sono in prima linea nel creare e spedire “virus mediatici”: “informazioni tossiche”, dannose e debilitanti per l’essere umano.
Per tanto una semplice chiave per potenziare l’organismo e proteggerlo da eventuali “attacchi” esterni e/o interni è alimentarsi correttamente, bloccando ogni mezzo “infettivo virulento”: giornali e tivù.


Per finire (per modo di dire) con questa di Benjamin Fulford
Il rilascio di una arma usa biologica in Messico è stato un errore fatale per gli illuminati
I criminali al controllo della FED davanti ad una inevitabile banca rotta stanno cercando di salvarsi creando il chaos. Comunque rilasciando un'arma biologica in Messico hanno quasi sicuramente perso supporto di quasi tutte le agenzie e del pentagono.

Il loro piano di usare una pandemia come scusa per la legge marziale scoppiera in faccia a loro. Non c'è dubbio che questa sia l'ultima e ora devono essere abbattuti. Tutti i patriottici Americani devono sollevarsi e salvare il proprio paese dalla presa di questi pazzi. Il modo ti guarda America e prega per il tuo successo verso la libertà.